Settembre 9, 2024

Manovra, più tempo sulle cifre Stretta su bonus e detrazioni

Corriere della Sera - Mario Sensini - Pag. 2

Servirà più tempo per impostare il Piano strutturale di bilancio richiesto dalle nuove regole di Bruxelles. Il ministro dell’Economia Giorgetti lo presenterà in Cdm dopo la metà del mese, poi serviranno 10 giorni per l’esame del Parlamento. Difficilmente potrà arrivare sul tavolo della Commissione europea per il 20 settembre. La flessibilità da parte di Bruxelles per la presentazione del Piano non riguarda solo l’Italia ma anche la Germania, la Francia e il Belgio. In compenso le nuove regole sui conti pubblici saranno molto più rigide. La traiettoria di crescita della spesa primaria netta contenuta nel Piano sarà sostanzialmente immutabile, la copertura delle nuove spese molto più difficile, il margine di manovra della finanza pubblica più stretto. Tanto più in un Piano a sette anni, come quello su cui lavora il Mef. Le leggi di spesa e gli emendamenti del Parlamento dovranno essere coperti oltre che su indebitamento netto, fabbisogno e saldo netto da finanziare anche sulla traiettoria di spesa. Per le coperture di questa spesa non si potranno più usare le una tantum, né la riprogrammazione della spesa per il cofinanziamento dei fondi Ue. 

Settembre 9, 2024

Debiti, cambi di regime, riassetti: quando salta il patto fiscale

Il Sole 24 Ore - Lorenzo Pegorin, Gian Paolo Ranocchi - Pag. 2

Le cause di esclusione, cessazione e decadenza dal concordato preventivo prevedono ipotesi e conseguenze differenti. L’esclusione impedisce l’accesso, la cessazione ne determina la fuoriuscita mentre la decadenza ne travolge fin dall’origine l’applicazione. La prima impedisce l’accesso al concordato e si verifica quando il contribuente non soddisfa determinati requisiti, come la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi o la presenza di debiti tributari oltre i 5.000 euro. Per i forfettari, può dipendere anche dall’inizio recente dell’attività o dal superamento di soglie di reddito non tassato. La seconda si verifica quando, durante l’applicazione del concordato, emergono condizioni che ne interrompono l’efficacia, come fusioni, scissioni o conferimenti straordinari. Alcune condizioni possono fungere sia da causa di esclusione che di cessazione, come il cambio di compagine sociale. La decadenza, invece, si verifica quando vengono riscontrate infedeltà nei dati dichiarati dal contribuente, che hanno influito sulla validità del concordato. In caso di decadenza, l’accordo è annullato retroattivamente e restano comunque dovute le imposte calcolate sulla base del reddito concordato, se superiore a quello effettivo.

Settembre 9, 2024

La riforma aspetta 7 regolamenti su 10

Il Sole 24 Ore - Dario Aquaro, Cristiano Dell’Oste - Pag. 3

A più di un anno dall’approvazione della legge delega (111/2023), solo 17 dei 64 provvedimenti attuativi necessari per la riforma fiscale sono stati varati, lasciando oltre il 70% ancora da realizzare. Finora, sono stati pubblicati 11 decreti legislativi, tra cui quelli sulla fiscalità internazionale, la riscossione e le cartelle esattoriali, ma molti provvedimenti richiedono ulteriori testi attuativi, come decreti ministeriali o provvedimenti delle Entrate. Alcuni decreti, come quello sulle sanzioni tributarie, sono quasi autosufficienti, mentre altri, come quello sugli adempimenti tributari, necessitano di numerosi provvedimenti aggiuntivi, alcuni già attuati. L’iter rallenta soprattutto quando sono coinvolti altri ministeri o autorità come il Garante della privacy. Priorità è stata data ai provvedimenti urgenti, come quelli per il concordato fiscale, ma restano molti testi da approvare, come quelli sulla riscossione e sui giochi, che richiedono una complessa concertazione tra ministeri e altre autorità.

Settembre 9, 2024

La Pex si infrange ancora sulla ‘commercialità’

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Giorgio Gavelli, Fabio Giommoni - Pag. 17

Il regime Pex presenta ancora dubbi, in particolare per quanto riguarda la verifica del requisito dell’esercizio da parte della società partecipata di un’impresa commerciale. Requisito che risulta essenziale per poter beneficiare dell’esenzione del 95% sulle plusvalenze realizzate a fronte della cessione delle partecipazioni. La definizione di attività commerciale presenta ancora nodi da sciogliere. Ai fini Pex non basta che la partecipata dichiari un reddito di impresa perché occorre che questa eserciti effettivamente un’attività di impresa commerciale e che tale requisito sussista ininterrottamente almeno dall’inizio del terzo periodo d’imposta anteriore al realizzo della partecipazione. La risposta a interpello 94/2023 è quella che contiene le migliori indicazioni di prassi in merito alla verifica del requisito della commercialità. L’attività è commerciale, dunque, in presenza di una struttura operativa idonea alla produzione e/o alla commercializzazione di beni o servizi potenzialmente produttivi di ricavi. Non è commerciale la società ‘senza azienda’.

Settembre 9, 2024

Cessione di immobili in categoria F, per la Corte il catasto decide l’Iva

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Matteo Balzanelli, Massimo Sirri - Pag. 18

La Corte di cassazione, nella sentenza n. 16946 del 19 giugno 2024, si è occupata di stabilire il trattamento ai fini delle imposte ipotecarie e catastali della cessione di fabbricati F/4. Ci riferiamo a fabbricati che non sono né abitativi né strumentali. Si tratta di immobili ‘in corso di definizione’, non ancora riconducibili a una categoria catastale appropriata essendo in fase di ristrutturazione. La Cassazione ha ritenuto rilevante la classificazione catastale al momento del trasferimento. I giudici di legittimità superano la posizione contenuta nell’interpello 167/2022 che bada alla situazione preesistente e sollecitano il legislatore a dare maggiori certezze sul tributo nella futura revisione della fiscalità immobiliare prevista dalla riforma.

Settembre 9, 2024

Nano-imprese e contabilità: i check del revisore esterno

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Sergio Pellegrino, Lucia Recchioni - Pag. 19

L’affidamento dell’attività di revisione ad un professionista esterno può ridurre il rischio di errori per l’impresa, soprattutto se la stessa non possiede le competenze necessarie per svolgere le attività oggetto dell’affidamento. L’attività del revisore è connessa alla natura e alla rilevanza dei servizi offerti dal fornitore. Per questo il revisore deve, per prima cosa, comprendere quali sono i servizi contabili prestati dal fornitore. Dal contratto sottoscritto tra l’impresa e il fornitore si possono desumere le informazioni riguardanti i dati che devono essere forniti all’impresa utilizzatrice. Le nano-imprese sono tenute ad applicare il principio di revisione internazionale Isa Italia 402 in quanto sono solite esternalizzare la tenuta della contabilità. Utili spunti si ricavano dalle Linee guida del Cndcec del 2020 che propongono un modello di mandato professionale nell’ambito del quale viene richiamata espressamente ‘l’assistenza nella gestione del rapporto con il revisore legale dei conti per le attività strettamente legate all’incarico di revisione del bilancio d’esercizio’. 

Settembre 9, 2024

Isa Italia 315 per valutare correttamente tutti i rischi

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Riccardo Andriolo - Pag. 19

Il principio di revisione Isa Italia 315 fornisce le indicazioni per svolgere correttamente l’attività di valutazione del rischio di revisione. Si tratta di un principio che aiuta il professionista a pianificare l’attività dando la dovuta attenzione ad aree importanti della revisione e ad organizzare e gestire adeguatamente l’incarico affinché sia svolto in modo efficace ed efficiente. Il principio in parola male si applica ai soggetti di minori dimensioni. A fine 2023 lo Iasb ha infatti emesso il principio di revisione dedicato alle ‘less complexentities’ che tuttavia entrerà in vigore solo il 15 dicembre 2025. Medio tempore, l’attività deve essere svolta sulla base del vigente Isa Italia 315 le cui previsioni possono essere integrate dal documento redatto nel 2020 dal Consiglio nazionale dei commercialisti dedicato alla revisione legale nelle nano-imprese che prevede una modalità semplificata di identificazione e valutazione del rischio. 

Settembre 9, 2024

Ricerca e sviluppo, fa ancora discutere l’applicazione del manuale di Frascati

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Fabrizio Dominici, Giorgio Gavelli - Pag. 20

Prosegue il dibattito sui requisiti necessari ad un corretto utilizzo del credito d’imposta ricerca e sviluppo. La Corte di giustizia tributaria di Alessandria, con la decisione n. 193/02/2024, circoscrive il campo di applicazione del manuale Frascati. Per la legittimità della fruizione del credito d’imposta in parola – dicono i giudici tributari – non occorre che l’attività condotta dall’impresa debba per forza condurre alla creazione di nuovi prodotti o processi produttivi ‘assolutamente e stupefacentemente nuovi’, potendo applicarsi anche a software o processi già esistenti. Il manuale di Frascati non h a valore di trattato internazionale e non va dimenticato che le norme e i documenti di prassi sul credito d’imposta in questione non ne hanno fatto cenno per tutti i primi anni di applicazione. Spetta all’Agenzia delle Entrate dimostrare per quali motivi il testo di matrice scientifica può sostenere l’attività di recupero. 

Settembre 9, 2024

Debiti professionali o produttivi esclusi dal piano del consumatore

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi - Giovanbattista Tona - Pag. 21

Il decreto correttivo del Codice della crisi contiene una serie di modifiche che interessano la disciplina del sovraindebitamento finalizzate a facilitare il percorso di risanamento e a chiarire molti passaggi procedurali. In primis il correttivo integra la definizione di ‘consumatore’, che è escluso dalla liquidazione giudiziale e dalle altre procedure liquidatorie utilizzabili in caso di insolvenza. Il correttivo recita che il consumatore ‘accede agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza per debiti contratti in tale qualità’. Lo scopo è chiarire che solo i debiti contratti al di fuori di un’attività produttiva o professionale possono essere ristrutturati con il piano del consumatore. Il piano del consumatore non prevede il voto dei creditori. In presenza di debiti ‘misti’, invece, la procedura da utilizzare è il concordato minore. Il correttivo, inoltre, precisa che il sovraindebitato non può presentare una domanda con riserva. Previsto un termine massimo di due anni per l’ammissibilità di una moratoria nel pagamento dei crediti privilegiati o garantiti nell’ambito di un piano di ristrutturazione del consumatore. 

Settembre 9, 2024

Stretta contro le frodi doganali

Italia Oggi - Sara Armella, Tatiana Salvi - Pag. 9

Stop ai tentativi di abuso dei regimi di transito doganale, di evasione dei dazi antidumping e sottovalutazione delle merci. Si muove lungo queste direttrici l’attività dell’Olaf, l’Ufficio antifrode europeo, sul fronte doganale. Nel 2023 l’Ufficio ha terminato 265 investigazioni e ne ha avviate altre 190, formulando raccomandazioni per il recupero di oltre un miliardo di euro a favore del bilancio Ue e salvaguardando oltre 210 milioni di euro da potenziali frodi. Di queste nuove indagini, 26 riguardano le risorse proprie dell’Unione europea, mentre 2 sono relative ai traffici illeciti. Inoltre l’Ufficio ha bloccato traffici di vario genere dai medicinali contraffatti ai rifiuti illeciti, passando per tabacco e sigarette. Tuttavia, le indagini dell’Olaf hanno un valore probatorio condizionato: sono i giudici a valutare, caso per caso, il diritto alla maggior pretesa. 

Settembre 9, 2024

Sanzioni, si guarda al concreto

Italia Oggi - Benito Fuoco - Pag. 10

Il decreto legislativo di revisione del sistema sanzionatorio tributario, attuativo della delega per la riforma fiscale, ha previsto che non sono punibili le violazioni che non causano un concreto ostacolo all’attività di controllo del Fisco. Né quando non incide sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo. La modifica, entrata in vigore lo scorso 29 giugno, regolarizza un principio consolidato nella prassi e in giurisprudenza in ossequio al più generale principio dello Statuto del contribuente ex art. 10 comma 3 della legge 212/2000, che dispone la non irrogazione delle sanzioni per ‘mera violazione formale senza alcun debito d’imposta’. Ai fini della valutazione delle violazioni meramente formali non occorre effettuare una valutazione in astratto ma a posteriori e in considerazione dell’effettiva incidenza del fatto sulla quantificazione del tributo o sull’attività di controllo necessitando una specifica valutazione in concreto ex post. 

Settembre 9, 2024

Imprese, trasferimenti agevolati

Italia Oggi - Stefano Loconte, Beatrice Molteni - Pag. 11

Il decreto legislativo sui tributi indiretti di recente modificato amplia le ipotesi di esenzione d’imposta su successioni e donazioni. L’esenzione trova applicazione ad esempio quando si trasferisce, anche tramite i patti di famiglia, aziende o rami di esse, quote sociali e azioni a favore di discendenti o del coniuge. Per usufruire dell’agevolazione occorre soddisfare diverse condizioni, a seconda delle diverse fattispecie, dal mantenimento del controllo societario, alla titolarità del diritto alla quota o alla prosecuzione dell’attività di impresa. Si amplia, in definitiva, la casistica dei trasferimento che possono godere dell’esenzione dall’imposta di successione e donazione. In caso di trasferimenti di quote/azioni di Spa, Sapa, Srl, società cooperative e di mutua assicurazione sparisce il riferimento al requisito della prosecuzione dell’esercizio dell’attività d’impresa: il beneficio fiscale sarebbe applicabile anche ai trasferimenti di quote/azioni di società che svolgono attività di holding o di gestione immobiliare. 

Settembre 9, 2024

Contrasto tra giudicati a due vie

Italia Oggi - Benito Fuoco - Pag. 12

Il contrasto tra giudicati si risolve in due modi alternativi: proponendo ricorso per revocazione o il ricorso per Cassazione contro la sentenza pronunciata in difformità della precedente. La scelta non è discrezionale, ma è legata alla condizione che l’esistenza del precedente giudicato sia stata eccepita nel secondo giudizio. Qualora, infatti, l’esistenza del giudicato esterno formatosi nel corso del giudizio di secondo grado abbia costituito oggetto di eccezione ritualmente sollevata dalla parte interessata nel corso di esso, la sentenza d’appello difforme dal giudicato non è impugnabile con il ricorso per revocazione, ma solo con il ricorso per Cassazione. A stabilirlo la Corte di cassazione sezione civile tributaria, nell’ordinanza n. 23107/2024 depositata lo scorso 26 agosto. 

Settembre 9, 2024

Tari, giurisdizione con distinguo

Italia Oggi - Sergio Trovato - Pag. 13

Con la sentenza n. 590 dello scorso 21 giugno il Tar delle Marche ha chiarito che il giudice amministrativo non è competente a giudicare sulla legittimità degli atti con i quali il Comune determina il quantum dovuto dai contribuenti a titolo di Tari. La giurisdizione amministrativa ha come oggetto l’esame degli atti generali e la legittimità delle scelte operate dall’ente locale sulle tariffe Tari, le agevolazioni e le categorie in cui vengono inquadrate determinate attività soggette al prelievo fiscale. Per i giudici amministrativi va respinta, pertanto, l’eccezione di difetto di giurisdizione dedotta dal Comune. La tassa ha natura di prelievo fiscale e le relative controversie sono devolute al giudice tributario. Mentre per le controversie relative agli atti generali ha competenza il giudice amministrativo. 

Le rassegne e il calendario fiscale sono un prodotto Metaping - Servizi per Commercialisti, Avvocati e Ordini Professionali