L’approvazione dell’Ai Act, il primo regolamento varato dall’Unione europea sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, da parte del Parlamento europeo ha un impatto diretto sulle imprese. Non solo quelle produttrici di sistemi di intelligenza artificiale, ma anche quelle che ne sono utilizzatrici, fornitrici o mere distributrici.

Eppure da parte di queste non è scattata la corsa all’adeguamento al nuovo Regolamento. In questo modo stenta a decollare per gli studi professionali un’attività consulenziale su questo fronte, mentre si assiste più a richieste di informazioni e formazione.

Questo è quanto emerso dalle dichiarazioni di alcuni professionisti, intervistati dal giornalista Massimiliano Carbonaro, nell’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore.

Tra questi anche il nostro managing partner Francesco Matrone ha confermato: “Anche per gli studi di commercialisti per il momento l’Ai Act non ha un impatto immediato sull’attività.”

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