Addio alle web tax nazionali

Otto Paesi, tra cui l’Italia, dovranno abolire l’imposta nazionale sui redditi dell’economia digitale. Il prelievo sarà applicato secondo un diverso meccanismo che prevede che la tassazione sia esercitata nel Paese del consumatore e non in quello dove ha sede l’operatore. L’Ocse ha sciolto il nodo della convenzione multilaterale che servirà ad implementare il primo pilastro della riforma del fisco internazionale, quello che tratta la tassazione delle 100 società più profittevoli al mondo, come delineato dall’accordo a due pilastri firmato da quasi 140 paesi nell’ottobre del 2021. Per entrate in vigore il trattato dovrà essere ratificato da almeno 30 paesi che contano almeno il 60% delle multinazionali interessate. Significa che gli Usa dovranno necessariamente approvarlo. Brasile, Colombia e India nutrono riserve su come le loro imposte esistenti potranno interagire con il nuovo regime fiscale. Secondo l’Ocse la ricollocazione di circa 200 miliardi di dollari di fatturato delle 100 società più profittevoli genererà entrate fiscali globali aggiuntive comprese tra i 17 e i 32 miliardi di dollari.

 

Fonte: Italia Oggi