Italia Oggi: Women on Boards, l’Italia sorpassa l’Unione europea

Lo scorso 7 dicembre, dopo quasi dieci anni dall’inzio dell’iter legislativo, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa la direttiva Women on Boards n. 2022/2381, la quale obbliga tutti gli stati membri a introdurre criteri di selezione trasparente per giungere, entro la fine di giugno 2026, all’obiettivo di attribuire alle donne il 40% dei posti di amministratore senza incarichi esecutivi e il 33% di tutti i posti di amministratore in società quotate.
Sul tema Italia Oggi ha dedicato un approfondimento, raccogliendo le osservazioni di alcuni professionisti. Tra questi è stata intervistata, dal giornalista Antonio Ranalli, anche la nostra partner Alessandra Matrone che aggancia alla tematica della direttiva anche il tema della certificazione di parità e del ruolo che i professionisti ricoprono nel percorso delle aziende in questa direzione.
La nuova direttiva mette al centro il merito come criterio principale nelle procedure di selezione, che devono essere trasparenti e si spera che questo abbia un effetto che si riverbera anche nelle aziende non coperte dall’obbligo normativo. – racconta Alessandra Matrone – In direzione simile va anche il filone della Certificazione della parità di genere, introdotta in Italia con la Legge 5 novembre 2021 n.162. Scopo della Certificazione è quello di contribuire a colmare le disuguaglianze di genere una delle priorità che trasversalmente interessa le 6 missioni del Pnrr avviando un percorso di cambiamento culturale all’interno delle aziende e organizzazioni attraverso l’introduzione di misure che riguardino, in particolare, le pari opportunità di avanzamento di carriera tra uomo e donna e la parità delle retribuzioni, le politiche per la gestione della genitorialità e della conciliazione vita lavoro, nonché le politiche di gestione dei relativi processi aziendali…
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