Il decreto Semplificazioni, all’articolo 36, contiene un pacchetto consistente di misure per favorire la capitalizzazione delle società per azioni, quotate e non. Una parte di queste misure sarà a regime, un’altra avrà invece valenza transitoria, ossia fino al 31 dicembre 2020.

In merito a queste ultime viene disposto che si possono assumere con il voto favorevole della maggioranza del capitale rappresentato in assemblea: gli aumenti di capitale sociale con conferimenti in natura o di crediti; l’introduzione nello statuto sociale delle società con azioni quotate della clausola che consente di escludere il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, a condizione che il prezzo di emissione corrisponda al valore di mercato delle azioni e ciò sia confermato da una relazione del revisore legale; l’attribuzione agli amministratori della facoltà di aumentare il capitale sociale. Sempre sino al 31 dicembre 2020, le società con azioni quotate nei mercati regolamentati possono deliberare aumenti del capitale sociale con nuovi conferimenti, anche se non autorizzati da un’espressa previsione statutaria, nei limiti del 20% del capitale sociale preesistente.

Fonte: Il Sole 24 Ore