La Fondazione nazionale dei commercialisti ha fatto una stima sull’impatto della pandemia. Nel 2022 più di 371 mila imprese non fallibili potrebbe trovarsi in grave difficoltà, con il rischio di far sparire 445 mila posti di lavoro.

Il sondaggio, realizzato su 1366 iscritti alla categoria professionale, mostra secondo il presidente del Cndcec, Massimo Miani, come, sebbene attualmente la situazione di difficoltà sia ancora sotto controllo, una prima ondata di insolvenze potrebbe generarsi nella seconda metà dell’anno, per poi dilagare nel 2022 e negli anni successivi. “Quando la bolla degli aiuti governativi esploderà – dice Miani – la situazione potrebbe degenerare con conseguenze economicamente disastrose. I commercialisti evidenziano come già diverse imprese prima della crisi pandemica si trovavano in cattive acque. Il Covid non farà che aggravare le insolvenze una volta che le misure di sostegno termineranno.”

Fonte: Il Sole 24 Ore