Su Il Sole 24 Ore: Smart working, il 40% degli studi ci scommette oltre l’emergenza

Il Sole 24 Ore
  • by strategoadmin
  • Dic 21, 2021
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Il lavoro da remoto in modalità emergenziale lascia un’eredità. Nel generale rientro di avvocati, commercialisti e notai alle normali attività in presenza, si sta avviando una riflessione sul futuro delle professioni: la pandemia, infatti, ha innescato un mutamento nel modo di lavorare, che difficilmente potrà essere completamente accantonata con l’auspicata fine della crisi.

Il Sole 24 Ore ha dedicato un approfondimento al tema, intervistando alcuni professionisti e chiedendo loro una previsione sull’organizzazione lavorativa futura, provando a guardare oltre la fase emergenziale, prorogata al 31 marzo 2022.

Tra questi è stato intervistato anche il nostro managing partner Francesco M. Matrone: «Il Covid ha portato almeno un vantaggio – spiega – cambiando il modo di lavorare. Prima gli incontri di persona erano la norma, mentre l’eccezione era l’uso delle video conferenze che oggi hanno raggiunto tutti, anche chi era meno avvezzo a questa tecnologia». Inoltre, aggiunge Matrone «questa nuova modalità di lavoro ha accresciuto, necessariamente, l’attenzione verso la cybersecurity per proteggere dati sensibili dello studio e dei clienti».

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