Contro l’evasione Iva e-fattura complementare allo split payment

In risposta a un question time il ministero dell’Economia ha sostenuto che la scissione dei pagamenti ha una sua specificità che ne legittima l’esistenza. Lo split payment è stato prorogato fino al 30 giugno 2026 a seguito della decisione di esecuzione Ue 2023/1552 del 25 luglio 2023. Il meccanismo si continuerà ad applicare, in una prima fase, nei confronti delle Pa, degli enti pubblici anche economici, delle fondazioni e delle società controllate e partecipate dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali e delle società quotate in borsa. Dal 1° luglio 2025 l’ambito soggettivo della scissione contabile sarà ridimensionato in quanto si applicherà più nei confronti delle società quotate in borsa. Lo split payment – dicono da via XX Settembre – ha una finalità diversa rispetto alla fatturazione elettronica perché garantisce che l’Iva relativa alle operazioni effettuate nei confronti della Pa affluisca effettivamente nelle casse dello Stato.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore